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Commenti al testo di Fiammetta Lucattini
Lepistolario di Pietro

Sei nella sezione Commenti
 

 Emanuele Di Marco - 25/05/2023 11:15:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

Tante volte viene da chiedersi: "Ma cos’è veramente poesia?"
La risposta è sempre incerta, ma credo che la poesia non possa essere altro che qualcosa di davvero vicino a quello che tu scrivi, in particolare a quello che hai scritto in questi versi.

 Ferdinando Battaglia - 24/05/2023 08:53:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

È tutta concentrata in quel punto dove l’Amore, traversando l’umano nella forma sublime dell’edenico duale, si manifesta e manifesta tutta la propria Bellezza. Si resta ammirati per la maestria con cui Fiammetta Lucatttini scrive davvero un suo "epistolario" personale e poetico in un testo compiuto, alla fine essenziale nel vocabolario e pure puntuale nella forma: nessuna parola di più, nessuna parola di meno: "tutto è compiuto". Allora diventa narrazione, storia, testimonianza pudica di un vissuto e di un sentimento questo ritratto dell’Amato, in una memoria che non lo relega tra i ricordi, seppure il più caro, ma lo rende presente nel qui e ora di un legame d’amore che non conosce fine, perché va oltre la propria storia terrena, affaccia gli orizzonti dell’Eternità. Ed è così vero e reale e direi attuale la trama di giorni, mesi e anni che li ha dipinti insieme l’uno per l’altra, che la luminosità di quel rapporto trova il suo timbro d’autenticità nel racconto di "tutto l’umano" che intelaia, pienamente accolto nella reciprocità sponsale dell’Amore, una vita a due: "quelle banali/quelle scritte male" o "la breve collera" o, eccelso salterio dell’Amante nuziale: scrivere "sulla punta dell’anima,/per non sciupare la verginità del mio amore". Io direi: per mantenere vergine e, perché vergine, eterno, il cuore dell’Amore.